PARMENIDE E IL PENSIERO DELL'ESSERE
PARMENIDE E IL PENSIERO DELL'ESSERE
Parmenide visse a Elea (oggi Velia),antica colonia greca situata sulla costa della Campania a sud di Paestum, egli crebbe in un ambiente culturale, intellettuale e aristocratico.
Parmenide scrisse un poema intitolato SULLA NATURA, di cui ci restano il proemio e vari frammenti dedicati alla verità e all'opinione.
Nel proemio, Parmenide immagina di essere trasportato da un carro trainato dalle Muse alle porte del Sole e di ricevere da una dea la rivelazione sulla verità, che dovrà comunicare al mondo.
Parmenide pone l'essere al centro della discussione filosofica, afferma che soltanto l'essere esiste e che il non essere non esiste e non può neanche essere pensato.
L'essere é:
- Ingenerato e imperituro: l'essere non nasce e non muore
- Eterno: senza passato e senza futuro
- Immutabile e immobile: privo di movimento
- Finito: perfettamente omogeneo e da ogni parte identico a se stesso
Con Parmenide vengono introdotti nella filosofia alcuni principi logici fondamentali, che sono:
- il principio d'identità: l'essere è ed è identico a se stesso
- il principio di non contraddizione: l'essere non può non essere
- il principio del terzo escluso: ogni cosa è o non è
Con Parmenide ha inizio l'ontologia, ovvero lo studio dell'essere in quanto essere, nelle sue caratteristiche universali.
RISPOSTE ALLE DOMANDE DI PAG. 40:
- Per Parmenide il termine essere indica solamente ciò che esiste, in maniera assoluta e perfetta, eterna ed immobile.
- Parmenide si giustifica sul piano sociale e politico attraverso la sua visione del mondo e dell'essere.
- Il metodo ,seguito da Parmenide per definire i caratteri dell'essere, è una rigorosa deduzione attraverso la quale individua gli attributi che non contrastano l'essere. I caratteri dell'essere sono: ingenerato e imperituro, eterno, immutabile e immobile e finito.
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