LA TEORIA DELLE IDEE E LA CONCEZIONE DELLA CONOSCENZA
LA TEORIA DELLE IDEE
Platone riconosce :
1. I limiti dell'esperienza sensibile , che non consente una conoscenza sicura e affidabile.
2. L'insufficienza delle cause materiali nella spiegazione dei fenomeni dell'universo .
3. La necessità di trovare criteri di verità oggettivi e universali , quindi intraprende la "seconda navigazione" , basata soltanto sulle proprie forze ,con la quale arriva ad ammettere l'esistenza delle idee , entità immutabili , intelligibili , incorporee e perfette.
Le idee sono collocate nel mondo dell'iperuranio , al cui vertice vi è l'idea del Bene, e sono costituite da criteri di verità dei giudizi e dalla causa e dalla ragione di essere delle cose.
Esse sono distinte in due grandi tipologie :
- Idee di valori morali, estetici e politici ( Bene e Giustizia )
- Idee di enti geometrico-matematico ( Numero e Cerchio )
- Idee di oggetti naturali ( Piante e Uomini)
- Idee di oggetti artificiali o manufatti (Letto e Tavolo)
LA CONCEZIONE DELLA CONOSCENZA
Platone afferma che :
• la conoscenza è la reminiscenza in quanto l'anima ricorda le idee contemplate nell'iperuranio prima di incarnarsi.
• I filosofi possono accedere alla verità grazie alla dialettica , che consente di differenziare le idee tra loro e coglierne le possibili relazioni.
• esiste una corrispondenza tra dualismo gnoseologico, mondo perfetto ed eterno delle idee che coincide con la scienza , e dualismo ontologico , dimensione imperfetta e mutevole
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