PAG. 65 nr° 1,2,3,4 e PAG. 67 nr° 1,2,3,4,5

 PAG.65 nr° 1,2,3,4

1. Nella Bibbia sono presenti alcuni passi in cui si sostiene che la Terra è immobile e il Sole si muove.

2. Fu scritta con una serie di esempi semplici e immagini metaforiche o allegoriche, destinate a un pubblico incolto.

3. Galilei afferma che le leggi di natura sono caratterizzate dalla necessità e quindi non lasciano margine d'interpretazione.

4. La verità  rivelata, ossia le necessarie dimostrazioni, è presente nella Bibbia e dettata da Dio, mentre la verità naturale, ovvero le sensate esperienze, è scritta da Dio con il preciso linguaggio della matematica.

Entrambe provengono da Dio ma hanno competenze e linguaggi diversi, infatti la Bibbia ha uno scopo etico e religioso, non scientifico, poiché essa deve insegnare agli uomini non "come è fatto il cielo", ma "come si vada in cielo".

Mentre alla scienza spetta l'interpretazione della struttura della natura.

PAG. 67 nr° 1,2,3,4,5

1. L'aristotelico afferma che, nonostante abbiamo visto che i nervi partano dal cervello anziché dal cuore, non può accettare tale risultato poiché è contrario alle lezioni di Aristotele. 

2. Perché Aristotele tratta tutti gli aspetti oggetto della conoscenza umana.

3. Si riferisce al fatto che l'aristotelico obbedisce al concetto "ipse dixit" perché lo ritiene un principio di autorità invalicabile.

4.Con "volgo" Simplicio si riferisce al popolo.

5. Galileo critica il dogmatismo aristotelico poiché di fronte alla pura e semplice verità, che però è in contrasto a quella di Aristotele, i Peripatetici non possono accettarla proprio perché è contrario  a ciò che ha detto il loro maestro.

Condivido la critica di Galilei nei confronti degli aristotelici, i quali assumono il sistema aristotelico intoccabile e definitivo, in contrasto con lo spirito del filosofo greco che riservava grande importanza all'indagine e alla ricerca.



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